Educazione Emozionale 2 - Autoeducazione e biologia delle emozioni
- Descrizione
- Argomenti
Dopo il grande successo del corso on-line “Princìpi di Educazione Emozionale“, un secondo appuntamento con la biologia delle proprie emozioni.
A chi è rivolto
Questo corso on-line è rivolto a tutti coloro che, avendo o meno preso parte al corso “Princìpi di Educazione Emozionale”, desiderano comprendere meglio le dinamiche biologiche e fisiche che governano la nostra vita attraverso i processi che riguardano le emozioni.
Tutti siamo soggetti a un momento di forte cambiamento, e comprendere la natura del proprio “sentire” faciliterà il nostro passaggio attraverso questo periodo particolare della storia “ai tempi del Covid19”.
Cosa imparerai
- A capire come la gestione delle emozioni condiziona il nostro stato di salute, benessere o malessere;
- Come far si che le emozioni che viviamo diventino un’energia e non diventino un fardello;
- A gestire le nostre emozioni per promuovere il benessere pisco-fisico;
- Come comunicare le emozioni ai bambini al di la delle parole;
- Come funziona la comunicazione emotiva tra genitori e figli e tra educatori;
- Come funziona il nostro cervello che genera emozioni che genera comportamenti;
- Scoprire la parte rettilinea dentro di noi;
- Implementare nella tua quotidianità azioni positive che migliorano il tuo benessere;
- L’alfabeto delle emozioni;
Riconoscere emozioni e stati d’animo
Le emozioni sono l’abito che veste un’esperienza e che la rende piacevole o spiacevole. La maniera con cui interpretiamo la realtà fornisce la materia prima alle emozioni. Il nostro passato, i nostri valori, il sistema culturale in cui viviamo, la qualità della nostra vita orientano e connotano il nostro sguardo. Iniziare un lavoro di autoeducazione che ci porti a conoscere noi stessi e le emozioni è una grande opportunità che abbiamo per vivere ogni situazione al meglio.
Conoscere le emozioni significa saperle trattare, abbracciare la paura o la tristezza guardandole negli occhi ci permette di trasformarle in energia , in occasione di crescita . Abbiamo tutto il potenziale per essere felici, anche nelle difficoltà, dipende da noi.
Comunicazione emotiva e neuroni specchio
La comunicazione privilegiata tra noi essere umani è una comunicazione emotiva. Essa viene veicolata dallo sguardo, dal tono della voce, dall’intenzionalità e molto poco dalle parole. Ogni bambino entra nelle esperienze attraverso un ponte prezioso ma delicato : le emozioni dei suoi adulti di riferimento. Conoscere il funzionamento di questo tipo di comunicazione ci permette di assolvere con efficacia e consapevolezza al nostro ruolo di educatrici ed educatori. Nel nostro cervello vivono dei neuroni tanto speciali chiamati ‘’neuroni specchio ‘’ i quali hanno un ruolo cruciale in questa comunicazione profonda. Fare amicizia con loro significa fare amicizia con i nostri bambini e le nostre bambine.
Trasformare i problemi in opportunità
In questo momento tutti ci stiamo accorgendo del ruolo fondamentale delle emozioni per il benessere e anche per l’apprendimento. Gestire la rabbia, non farsi vincere dalla paura, non cadere in una tristezza profonda sono compiti ardui, battaglie quotidiane che potremo vincere solo se conosciamo la funzione delle nostre emozioni e se consapevolizziamo che tutte, senza eccezione alcuna, sono a nostra disposizione per farci adattare ai bisogni di un dato ambiente, di una data situazione.
Vivere i momenti di difficoltà con consapevolezza ci permette di trasformare i problemi in opportunità, il dolore in occasione di crescita. E’ un tesoro prezioso l’educazione emozionale e la chiave per aprirlo è a nostra disposizione.
Il cervello: biologia delle emozioni
Conoscere i meccanismi biologici delle emozioni è uno strumento portentoso che abbiamo tutti a disposizione per imparare a gestirle e migliorare di conseguenza il nostro stato di salute e il funzionamento del nostro cervello. La comunicazione tra i tre cervelli, il principio di Lamarck che sia la funzione a creare l’organo, la funzione dei neuro-trasmettitori sono conoscenze alla portata di tutti. Capire questi meccanismi è fondamentale per sfruttare al meglio l’enorme tesoro che tutti custodiamo. I meccanismi biologici del nostro cervello sono un’opera d’arte, una magia, e tutti noi abbiamo il diritto di nutrirci di cotanta bellezza.
Il Programma:
1.1 L’educazione emozionale: una strategia di promozione del benessere e dell’apprendimento
1.2 Le emozioni: una bussola esistenziale
1.3 Classificazione delle emozioni
1.4 I 5 pilastri dell’intelligenza emotiva
1.5 Materiali di approfondimento
1.6 Risolvi il puzzle
2.1 Stile esplicativo e autodialogo
2.2 I fattori che orientano il nostro stile esplicativo
2.3 Modalità creativa e modalità difensiva
2.4 Il messaggio tipico di ogni emozione
2.5 Cosa succede nel nostro corpo quando ci emozioniamo
2.6 Test per misurare il nostro stile esplicativo
2.7 Materiale di approfondimento
3.2 Strategie per coinvolgere le famiglie – Parte II
3.3 Piramide del nutrimento emozionale
3.4 I bisogni non ascoltati
3.5 L’educazione emozionale nel lavoro di gruppo
3.6 Le relazioni sociali per l’apprendimento
3.7 [ATTIVITA’] idee, strategie, strumenti o modalità per creare relazioni funzionali tra maestri e tra maestri e famiglie
3.8 Materiale di approfondimento
Questionario di autovalutazione
4.2 Fuori programma
4.3 Alcune proposte
4.4 Le storie: uno strumento imprescindibile
4.5 [ATTIVITA’] Proposta esperienziale: costruisci una storia sulle emozioni
Paolo Mai
Paolo Mai è padre di 4 figli, due dei quali in piena adolescenza. Delegato italiano della RIEEB ( rete internazionale educazione emozionale e benessere ), coordinatore pedagogico dell’Accademia della Pedagogia Viva e del progetto ‘’Emotional Sport‘’, ha fondato l’Asilo nel Bosco e la Piccola Polis. Autore de ‘’La gioia di educare: pedagogia della Bruschetta‘’ e de ‘’L’Asilo nel Bosco: un nuovo paradigma educativo’’. Formatore e divulgatore su Neuroeducazione, Educazione Emozionale e Pedagogia Viva tra gli altri.
Giordana Ronci
Mamma di cinque figli e co-fondatrice dell’Asilo nel Bosco Escuelita Viva. Sedici anni di esperienza con bambini di asilo nido e scuola dell’infanzia. Autrice del libro “Manifesto della mamma imperfetta” (Edizioni Tlon). In seguito alla maternità si appassiona a temi legati alla genitorialità, organizzando incontri di sostegno e di informazione per futuri e neo-genitori. Attiva nel campo della formazione, è maestra ed educatrice.
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